Al giorno d’oggi è molto facile imbattersi in applicazioni o software che sfruttano l’uso dei dati biometrici per diverse finalità, basti pensare al recente caso di Megaface (un database creato dall’Università di Washington nel 2015) che grazie ad una falla di sicurezza del sistema, ha recuperato circa 4 milioni di foto dal sito di photosharing Flickr, senza il consenso delle circa 672 mila persone ritratte.